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Cambiamenti nei listini auto: l’usato come alternativa

News Partner 2 mesi fa
auto usate

Negli ultimi 5 anni si è verificata una vera e propria corsa al rialzo nei listini di tutte le compagnie
automobilistiche. Varie le motivazioni che hanno spinto l’aumento dei prezzi, a partire sicuramente dalla
pandemia, ma anche dalle problematiche di rifornimento verificatesi soprattutto per le componenti
elettroniche dei veicoli.

Così gli italiani si sono più che in passato avvicinati a “metodi alternativi” per poter cambiare auto, passando alle vetture di seconda mano. Negli ultimi mesi poi si è visto un leggero calo nei prezzi delle auto usate, aumentando ancora più la scelta per molti di un’auto usata.

Risparmiare con l’usato

Come detto, l’elevato aumento del prezzo medio delle automobili ha portato molti a preferire un’auto di
seconda mano. Questa tendenza si sta verificando ormai da alcuni anni, infatti anche questo segmento del mercato dell’auto ha visto negli ultimi 5 anni aumenti considerevoli. Una tendenza che sembra però
rallentare: se fino a un paio di anni fa i prezzi medi dell’usato erano in costante crescita, nel primo
semestre del 2024 si sono visti i primi segni negativi.

Secondo i dati di settore, in questo periodo i prezzi medi dell’usato hanno perso quasi il 2,5% se li si
confronta con quelli del 2023. Chi deve sostituire l’auto potrebbe quindi approfittare di questo momento e rivolgersi a professionisti del settore, ad esempio visionando il catalogo di auto usate a Firenze di Biauto, che propone vari interessanti affari. I prezzi migliori oggi si trovano per auto elettriche, ibride e diesel, mentre tengono le quotazioni le auto a benzina.

Come cambiano i prezzi

Il fatto che i listini di tutte le case automobilistiche abbiano visto aumenti importanti è ormai palese. Lo
sono meno invece le motivazioni, visto soprattutto che negli ultimi anni gli stipendi medi degli italiani non sono affatto aumentati.

È vero però che purtroppo in area Euro si è fatta nuovamente vedere l’inflazione, che per decenni era rimasta sotto controllo. Si deve poi considerare che oggi tutti i veicoli montano dotazioni tecnologicamente avanzate, il cui prezzo è notevolmente aumentato in tutti i settori. Inoltre un’auto di oggi deve offrire un minor impatto ambientale rispetto al passato, sia per quanto riguarda i consumi che per tutto ciò che è correlato ai processi produttivi. Le politiche ambientali purtroppo sono costose, per le aziende e per i loro clienti.


Il mondo dell’usato

Se il prezzo di un’auto nuova aumenta vertiginosamente, è ovvio che chi deve sostituire il veicolo si rivolga alle proposte di seconda mano. Questa tendenza ha portato già alcuni anni fa a un evento particolare: il numero delle immatricolazioni di vetture nuove è stato di anno in anno superato dalle variazioni di proprietà. Quindi di fatto il mercato delle auto usate stava molto meglio rispetto a quello del nuovo. Il fenomeno è stato amplificato nel periodo della pandemia, 2020/2021, quando il numero delle
immatricolazioni è crollato vertiginosamente.


Da allora in avanti l’interesse sempre maggiore verso le auto usate ha portato ad aumenti significativi
anche in questo settore. È del resto una stringente legge di mercato: se c’è forte domanda di un bene, il
suo valore aumenta. I primi leggeri segni di frenata si stanno vedendo solo in questi mesi, ma non è detto
che continuino anche in futuro.