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Cosa fare a Firenze in primavera

News Partner 2 settimane fa
Fontana del Nettuno, Firenze, Boboli
Firenze, Boboli, particolare della Fontana del Nettuno

In Italia abbiamo una marea di posti davvero sensazionali sotto tanti punti di vista: artistico, architettonico, culturale, paesaggistico e culinario. Un compendio di aspetti diversi tra loro che insieme restituiscono la splendida immagine finale dei tanti capoluoghi, province e paesi che costituiscono il nostro stivale. Tra questi vi rientra a pieno titolo Firenze, città simbolo della regione Toscana.

Un luogo gigliato che ha davvero molto da proporre ed offrire non solo ai turisti che provengono da ogni angolo del globo, ma anche agli italiani stessi, che spesso spostano lo sguardo all’estero quando hanno sotto al naso la vera bellezza. Vediamo pertanto insieme in questo approfondimento cosa fare a Firenze, specie in Primavera, una delle stagioni migliori per visitare questa location toscana.

Dunque un viaggio tra le bellezze del centro urbano, dei giardini come quello di Boboli, o delle Camelie, attraversando palazzo Pitti, fattoria Maiano e tanti altri luoghi imperdibili del punto nevralgico e cuore pulsante della Toscana.

Passeggiate nel centro fiorentino

Una delle prime attività che si possono compiere a Firenze nella stagione primaverile, dato il bel tempo e le prime giornate arricchite dai colori della natura, successive al rigido Inverno, è sicuramente quella di passeggiare. E farlo soprattutto nel centro città, raccogliendo le sensazioni che solo l’architettura ed arte fiorentina sanno dare, e gustarsi tante cose che a Firenze si possono fare gratis.

A partire dai luoghi narrati nelle opere di Dante, passando per i quartieri a sfondo medievale, tipici del posto. Fino ad arrivare ai famosi giardini pubblici, che offrono un’esperienza immersiva nel verde di Firenze. Ve ne sono di diversi e ciascuno particolare a modo suo. Vediamo di seguito quali sono quelli su cui orientare l’occhio. Prima di fare ciò però bisogna anche evidenziare il fatto che andare a Firenze può essere molto costoso, ma con questa guida non c’è bisogno di giocare nella speranza di vincere qualcosa.

Al massimo, si può giocare al blackjack con soldi finti per ingannare l’attesa durante il viaggio in treno o in bus. Un viaggio bellissimo che conduce verso diverse tappe sorprendenti sia sul piano ambientale che architettonico ed artistico con un’ottima collaborazione tra uomo e natura.

Il meraviglioso Giardino di Boboli

Spostiamoci dunque dal centro urbano fiorentino alla natura che lo costeggia, rappresentata dai vari giardini pubblici tra i quali spicca quello di Boboli. Un luogo dove il verde regna maestoso, tra viali alberati, conformazioni spettacolari nel taglio conferitogli dalla maestria giardiniera dell’uomo, e cortili dalla pregevole manifattura architettonica. L’ingresso a questo giardino è possibile da piazza Pitti, e Porta Romana. Quello di Boboli è un polmone naturale enorme che si estende per ampi spazi che si incastonano nel cuore di Firenze a metà strada tra scienza, alchimia e arte.

Terrazzamenti del Settecento, architettura dallo stile rococò, e narrazione storica della corte di un tempo, sono solo alcuni degli elementi che trasudano da questo giardino che vale la pena visitare. Infatti si potrebbero chiamare in causa anche il giardino del Parnaso, noto anche come giardino del Dragone, di derivazione mitologica, con l‘arte dell’orticoltura a farla da padrone.

Mille fiori e piante circondano l’uomo in questo punto specifico di Firenze, con le cromie viola e rosa che rendono l’ambiente davvero affascinante. Qui se si è in coppia si ha davvero l’opportunità di rivivere per alcuni istanti l’amore di un tempo. D’altronde Firenze è anche la culla del romanticismo, culturalmente parlando, e non può non trasparire dalle sue mura, e dalla sua natura quello che è l’elemento caratterizzante di questa località nostrana tra le più visitate dello stivale.

La Fattoria di Maiano

Sempre restando in tema primaverile legato alla città di Firenze, esploriamo ora un’altra location suggestiva consigliabile in questo periodo dell’anno: ossia la Fattoria di Maiano. Un posto rustico che si espande per circa 300 ettari a poca distanza dalla cittadina toscana.

Una sorta di Parco naturale che si erge su di una cava di pietra serena, dalla quale sono state ricavate anche le famose colonne della Galleria degli Uffizi. Un luogo dove gli animali e il verde si fondono per portare il visitatore in un’area di assoluta semplicità tra contatto con la fauna e flora locale. La produzione di olio extra vergine, la fattoria ricca di una varietà enorme di animali, e mille altre attività sono possibili in questa tappa primaverile fiorentina immancabile.

Il Giardino segreto delle camelie

Altro giro altro luogo di Firenze che non si può non menzionare quando si parla di gita in loco nel periodo di esplosione dei colori e della natura: ossia la Primavera. Stiamo parlando del Giardino segreto delle camelie. Si tratta di un vialone costeggiato appunto dalle camelie, che mette in comunicazione palazzo Pitti con il sopra citato giardino di Boboli.

Un percorso naturale che unisce questi due punti di questa enorme area verde ma che rappresenta anche un ulteriore simbolo di Firenze e della sua storia. Qui vicino troviamo anche la Limonaia, o ancora la grotta del Buontalenti, quali punti da visitare. Vi sono poi le fontane del Nettuno e dell’Oceano, quali altri elementi ricchi di fascino e di carica emblematica. Costruzioni che non servono solo ad arricchire di caratterizzazione questi luoghi, ma che contribuiscono anche a formare come tessere di un puzzle, un’immagine chiare e definita del passato fiorentino.

Se dunque si presta la giusta attenzione, si può cogliere da un lato la meraviglia della Primavera e dei suoi colori in un contesto che è l’ideale da questo punto di vista. Ma al contempo di riesce ad assorbire anche ciò che la storia di Firenze può comunicare mediante elementi culturali variegati.

E per concludere il viaggio in bellezza di può pensare di cenare sotto le serre del giardino, avvolti dal verde e dalla rusticità locale. Le serre Torrigiani sono il must in questo senso, costituita da vasi di terracotta e piante secolari. Anche qui si compie un balzo nel passato, precisamente di metà Novecento, avendo così la possibilità di vivere con il proprio partner un momento intimo ma in un ambiente unico.

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