News Partner 
Lo smart working rappresenta, ormai da anni, una realtà quotidiana per tantissime persone. Diventato, da un giorno con l’altro, una necessità a inizio 2020 con l’emergenza sanitaria, ha portato molti lavoratori davanti all’esigenza di ottimizzare il tempo. Come riuscirci? Scopriamo qualche consiglio insieme nelle prossime righe!
Focus sull’alimentazione
L’alimentazione rappresenta un aspetto sul quale è particolarmente importante lavorare quando si tratta di ottimizzare il tempo in smartworking.
Da quello che portiamo in tavola, infatti, dipende molto dell’efficienza della nostra concentrazione. Quali sono gli alimenti più utili al proposito? La frutta secca, che si presta benissimo a spuntini sazianti e salutari, i mirtilli, ricchi di polifenoli, i cereali integrali.
Questi ultimi, in virtù della loro ricchezza in fibre, sono portentosi per quanto riguarda la prevenzione dei picchi glicemici, che non sono certo una condizione favorevole alla concentrazione in quanto possono
causare momenti di forte stanchezza.
Per sicurezza, è sempre utile contattare un nutrizionista specializzato, in modo da farsi stilare un piano alimentare mirato e da ricevere le indicazioni giuste in caso di eventuali carenze, possibili se si considera il
fatto che, oggi come oggi, con il poco tempo a disposizione è normale non riuscire a portare in tavola pasti completi.
Per quel che concerne i supplementi, tra quelli più efficaci rientrano i prodotti caratterizzati dalla presenza di fosforo (uno dei più famosi è Acutil fosforo advance, l’integratore per la concentrazione disponibile online).
Il potere delle to do list
Le to do list rappresentano un espediente prezioso ed efficace per ottimizzare il tempo in smart working. Attenzione, però: per far sì che risultino efficaci, è necessario stilarle bene. Ciò vuol dire, per esempio,
assegnare a ogni attività una durata temporale specifica e cercare di non uscire da quel range.
No al multitasking
Anche se la società in cui viviamo spesso ce lo impone, il multitasking, come più volte confermato anche dalla scienza, può rivelarsi a dir poco dannoso.
Nel momento in cui si cerca di concentrarsi su più attività nello stesso momento, si crea una situazione all’insegna del sovraccarico che, di fatto, aumenta la vulnerabilità alle distrazioni.
Sì alle pause
La concentrazione ai massimi livelli è frutto di una mente non stanca. Per sperimentare tutto questo, è fondamentale fare periodicamente delle pause. Ce lo ricorda la famosa tecnica del pomodoro, che prevede 25 minuti di lavoro intenso e 5 di pausa e, una volta ripetuto per quattro volte questo ciclo, 20 minuti di stop.
Se non ci si trova bene con questi range temporali, li si può adattare alle proprie esigenze. Quello che conta è concedersi ogni tanto delle pause, durante le quali è tassativamente vietato guardare i device (sì, anche lo scroll dello smartphone per rilassarsi).
Sfrutta i tool online gratuiti
Sul web è possibile accedere a tantissimi tool online freemium – ossia con i servizi base gratuiti e gli upgrade a pagamento – che permettono di ottimizzare il tempo in smart working.
Giusto per citarne uno tra i più celebri, chiamiamo in causa Trello, che consente di creare liste di task da smarcare e di condividerle con le persone con le quali si gestiscono i progetti.
Grazie a queste risorse, è possibile massimizzare l’efficienza dei lavori anche di piccoli team, pure se si è lontani e si opera in smart working.
Connessione di qualità
Avere una connessione di qualità è essenziale per massimizzare il tempo in smart working. Può sembrare un consiglio banale, ma se ci si ferma un attimo a pensare non lo è per niente.
Avere difficoltà nel far partire una call o nell’inviare un file non è certo il massimo. Ecco perché, salvo situazioni impreviste, è bene evitare di utilizzare l’hotspot dello smartphone e ricorrere a una buona linea fissa.
