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Vuccirìa Teatro ritorna a Rifredi

Mara Marchi 6 anni fa
L'Immacolata concezione dei Vuccirìa Teatro
Fonte: Foto di Dalila Romeo

Il giovane autore siciliano Joele Anastasi con i suoi agguerriti sodali della Compagnia Vuccirìa hanno già calcato le scene del Teatro di Rifredi negli anni passati con due spettacoli che hanno lasciato il segno: ‘Io mai niente con nessuno avevo fatto’ e ‘Battuage’. Proseguendo nella loro rigorosa linea poetica, ritornano con una nuova storia intrisa di carnalità siciliana, una sorta di parabola su un microcosmo fatto di omertà, violenza e presunzione che può diventare anche la metafora della nostra società o comunque delle miserie dell’animo umano. Dal 7 al 9 marzo ritornano a Firenze con “Immacolata concezione”, vincitore della quinta edizione de ‘I Teatri del Sacro‘, che vedrà sul palco: Federica Carruba Toscano, Alessandro Lui, Enrico Sortino, Joele Anastasi e Ivano Picciallo.

Lo spettacolo

Sicilia, 1940. Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese. Lei, estranea ai piaceri della carne e a qualunque adulta concezione della vita, non oppone nessuna resistenza. Ben presto la fama della nuova arrivata raggiunge tutto il paese, ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto. “Immacolata concezione” è la storia di una realtà di provincia fatta di reticenza, coercizione e arroganza, ma anche di quell’autenticità tipica della sensualità isolana. I ruoli sociali si liquefanno tra le quattro pareti di una stanza, per poi solidificarsi ancora una volta, appena fuori da lì.

Curiosità

Attuali, preparati e profondi, ironici e sarcastici, i Vuccirìa Teatro nascono nel 2013 come compagnia indipendente, per volontà di Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano, con l’intento e la necessità di preservare la loro autenticità umana e artistica. Il lavoro della compagnia si muove su una ricerca precisa di autorialità nel tentativo di creazione di un linguaggio che sia l’incontro tra una drammaturgia originale e una ricerca attoriale attiva. Al centro del loro lavoro vi è l’attore e le sue possibilità creative: la sua capacità di creare e dare vita dall’interno ai mondi che lo appartengono.

Info su: http://www.teatrodirifredi.it/

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